Una pubblicazione dell’Acceleratore dell’imprenditoria femminile stabilisce che l’approvvigionamento sensibile al genere è conveniente dal punto di vista commerciale

Il Documento di lavoro basato su dati invita il settore privato ad adottare strategie di approvvigionamento sensibili al genere e a integrare imprese con un ottica di genere, possedute e condotte da donne nella catena nel valore quale veicolo atto a favorire l’avanzamento degli obiettivi economici e dei valori sociali in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

NEW YORK--()--L’Acceleratore per l’imprenditoria femminile (Women’s Entrepreneurship Accelerator, WEA) ha annunciato in data odierna la pubblicazione di un Documento di lavoro dal titolo Il valore strategico dell’approvvigionamento: perché l’approvvigionamento sensibile al genere ha senso dal punto di vista economico” che presenta dati convincenti circa i vantaggi associati a una maggiore partecipazione delle donne nelle catene di fornitura del settore privato al fine di favorire una crescita economica inclusiva e uno sviluppo sostenibile.

Sviluppato dall’organo delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne, UN Women, e sovvenzionato da Mary Kay Inc. a sostegno di WEA, il documento di lavoro evidenzia i passi indietro compiuti nella parità di genere a seguito della pandemia di COVID-19, così come l’aumento dei livelli di precarietà economica, delle interruzioni nella catena di fornitura e degli shock climatici e ambientali abbiano colpito in modo sproporzionato le donne, data la disuguaglianza della loro posizione sociale.

La pubblicazione riprende quanto illustrato da precedenti studi che dimostrano come le economie abbiano maggiori opportunità di crescita e siano più impervie alle crisi se donne e uomini hanno gli stessi diritti.1 Tuttavia, persistono enormi difficoltà. Le donne imprenditrici continuano ad affrontare molteplici ostacoli tra cui la mancanza di accesso al capitale sia sui mercati locali sia su quelli internazionali; un numero minore di reti imprenditoriali rispetto agli uomini; e politiche che scoraggiano la partecipazione femminile nel mercato del lavoro.2 A livello globale, mentre una su tre imprese sono possedute da donne,3 le donne si aggiudicano all’incirca l’un percento della spesa globale delle grandi imprese.4 Inoltre, leggi per la parità di genere inique creano ostacoli al fiorire di opportunità economiche per le donne. Ad esempio, quasi 2,4 miliardi di donne in età lavorativa ancora non godono degli stessi diritti economici degli uomini.5 Nonostante tali statistiche, le imprenditrici continuano a rappresentare una delle soluzioni alle tante sfide poste al mondo d’oggi e i dati dimostrano che esiste una correlazione diretta tra l’aumento di imprenditrici e la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e società più inclusive e resilienti.6

I dati presentati dal Documento di lavoro delineano come l’adozione di politiche e prassi sensibili al genere tramite processi di approvvigionamento rappresenta una leva strategica atta a mitigare l’impatto delle barriere strutturali per le donne e, al contempo, migliorare le attività commerciali e rafforzare le economie. Il Documento di lavoro sostiene che la mancata adozione di un approvvigionamento sensibile al genere (Gender-Responsive Procurement, GRP) è un’opportunità sprecata. I dati sono chiari. Ridurre la disuguaglianza di genere è un vantaggio tanto economico quanto commerciale.

L’approvvigionamento sensibile al genere influisce sulla redditività delle imprese, sull’attenuazione del rischio, sull’innovazione e sulla sostenibilità. Quando le imprenditrici sono escluse dalla catena di approvvigionamento, le aziende rischiano di escludere una considerevole quantità di talento, creatività e competenza. Il GRP è una strategia aziendale vincente nonché un potente catalizzatore per il cambiamento”, ha affermato Deborah Gibbins, direttore operativo, Mary Kay, Inc., e iniziatrice di WEA.

Per la caratterizzazione del Documento di lavoro, UN Women si è rivolta a più di 350 parti interessate nel 2021, di cui oltre 150 aziende operanti nel settore privato e ha incorporato 7 casi di studio sui percorsi di approvvigionamento delle aziende per creare una base analitica che illustri perché le aziende dovrebbero adottare un approvvigionamento sensibile al genere. Il coinvolgimento delle parti interessate ha assunto la connotazione di interviste, un sondaggio e un insieme di prassi la cui disseminazione in un’ampia gamma di reti, tra cui l’affiliazione e le reti facenti parte del Global Compact delle Nazioni Unite (UN Global Compact, UNGC), si è rivelata a tutto vantaggio dei partecipanti.

Le aziende hanno riportato che l’adozione del GRP contribuisce a:

  • un aumento delle entrate e una minore spesa per l’approvvigionamento;
  • una maggiore disponibilità di fornitori e resilienza;
  • un rafforzamento delle reputazione del marchio;
  • una maggiore innovazione e adattabilità;
  • una migliore erogazione dei servizi imputabile a una maggiore agilità e
  • mercati più solidi grazie allo sviluppo delle economie locali e a una crescita inclusiva.

Come osservato dal Documento di lavoro: “Lo sviluppo inclusivo e sostenibile è essenziale per le aziende che vogliono stabilità in un’economia volatile e sfruttarne la crescita futura. L’ampliamento delle disparità tra generi lede tutte le aziende, includere le imprenditrici è pertanto essenziale per una catena di fornitura robusta e resiliente, nonché per le aziende che ad essa si affidano.”

Riflettendo sul maggiore interesse delle aziende sulle questioni legate all’ambiente, al sociale e alla governance (environmental, social and governance, ESG), il documento di lavoro denota come “l’implementazione del GRP consente alle aziende di mettere in pratica e istituzionalizzare i valori ESG e, soprattutto, contribuire all’emancipazione femminile e agli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals, SDG). Con l’adozione dei principi GRP, le imprese possono fare passi avanti verso diversi obiettivi, tra cui, parità di genere (SDG 5) e riduzione delle disuguaglianze (SDG 10) oltre a un consumo e a una produzione responsabili (SDG 12), all’eliminazione della povertà (SDG 1), nonché alla creazione di lavoro dignitoso e alla crescita economica (SDG 8).”

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile non possono essere raggiunti solo dalle donne o solo dalle aziende o solo dai governi. L’unico modo per poter progredire in modo efficace è se tutti, incluse le aziende, collaborano verso un obiettivo comune”, ha dichiarato Anita Bhatia, assistente al Segretario generale e vicedirettrice esecutiva di UN Women.

Con la pubblicazione di questa relazione, WEA esorta il settore privato ad adottare strategie di GRP e a integrare le donne nelle catene globali del valore quale veicolo per progredire verso il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Ciò ha senso in termini commerciali e, al contempo, favorisce l’emancipazione economica delle donne, a tutto vantaggio delle economie e delle società in generale.

Il documento di lavoro è disponibile qui.

Informazioni sull’Acceleratore dell’imprenditoria femminile

L’Acceleratore dell’imprenditoria femminile (Women’s Entrepreneurship Accelerator, WEA) è una iniziativa multi-collaborativa dedicata all’imprenditoria femminile che è stata istituita durante la 74a l’Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA 74). Vi partecipano sei agenzie dell’ONU, ossia l’Organizzazione internazionale del lavoro (International Labour Organization, ILO), il Centro per il commercio internazionale (International Trade Center, ITC), l’Unione internazionale delle telecomunicazioni (International Telecommunication Union, ITU), il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UN Development Programme, UNDP), l’iniziativa UN Global Impact (UNGC), l’iniziativa UN Women e Mary Kay Inc. per favorire l’emancipazione di 5 milioni di donne imprenditrici entro il 2030.

L’obiettivo ultimo dell’iniziativa consiste nel massimizzare il contributo apportato dall’imprenditoria femminile alla concretizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) attraverso la creazione di un ecosistema a sostegno delle imprenditrici in tutto il mondo. L’Acceleratore esemplifica il potere trasformativo di un’iniziativa multicollaborativa di portata ineguagliata per sfruttare appieno il potenziale delle donne imprenditrici. Per ulteriori informazioni visitate we-accelerate. Seguiteci su: Twitter (We_Accelerator), Instagram (@we_accelerator), Facebook (@womensentrepreneurshipaccelerator), LinkedIn (@womensentrepreneurshipaccelerator)


1 Rapporto sullo sviluppo mondiale. 2012: Parità di genere e sviluppo: https://openknowledge.worldbank.org/handle/10986/4391.

2 Documento programmatico della Commissione europea e dell’OECD sull’imprenditoria femminile. 2017: https://www.oecd.org/cfe/smes/Policy-Brief-on-Women-s-Entrepreneurship.pdf

3 Banca mondiale. 2020. Indagini delle imprese, Portale statistico della Banca mondiale sul genere: https://www.worldbank.org/en/data/datatopics/gender

4 Vazquez, E.A. e A.J. Sherman. 2013. Buying for Impact: How to Buy from Women and Change the World. Charleston, Stati Uniti: Advantage

5 Gruppo della Banca mondiale. 2022. Women, Business and the Law 2022. Washington, DC: World Bank

6 Emancipazione economica: fatti e cifre dell’UN Women https://www.unwomen.org/en/what-we-do/economic-empowerment/facts-and-figures

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